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Tregua, saldo e stralcio: le possibili novità in materia fiscale

Giorno dopo giorno la fisionomia del nuovo Governo assume sempre maggiore nitidezza. Nel frattempo emergono le prime indiscrezioni sulle proposte di riforma in ambito fiscale. I punti salienti riguardano, oltre all'introduzione di una c.d. "tassa piatta" o flat tax, la possibilità di una tregua fiscale per le situazioni che precedono la cartella esattoriale e di un nuovo saldo e stralcio per quelle in essere.


Condono fiscale 2021

In realtà non si tratta di vere e proprie novità. Il precedente Governo, attraverso il decreto Sostegni, aveva già approvato a marzo 2021 lo stralcio integrale delle cartelle fiscali risalenti al periodo compreso fra il 2000 e il 2010 per i contribuenti con un reddito (relativo al 2019) fino a 30.000 euro. L'importo delle cartelle in questione non doveva essere superiore ai 5.000 euro e poteva comprendere debiti relativi a Imu, Tasi, bollo auto e multe.


Pace fiscale 2022

Una prima proposta di riforma prevede la possibilità di una nuova tregua fiscale per le situazioni che precedono l'emissione di una cartella esattoriale, con la formula del 5+5. Si tratta di un condono parziale di tutti i debiti di importo compreso fra i 1.000 e i 3.000 euro, per i quali il contribuente verserà solo fino al 20 per cento del debito, oltre ad una sanzione forfettaria del 5%, con una rateizzazione automatica in 5 anni.


Il nuovo saldo e stralcio 2022

Ciò che potrebbe realizzarsi nei prossimi mesi riguarda la riduzione dell'80 per cento dell'importo a debito dovuto per le cartelle con un ammontare compreso fra i 1.000 e i 3.000 euro. La ratio è quella di fornire uno strumento di sostegno ai contribuenti in "difficoltà" (stabilita secondo criteri ancora tutti da definire), in vista soprattutto dell'emergente carovita causato dalla crisi energetica. In riferimento ai debiti di importo superiore, la riforma prevede il pagamento dell’intera imposta dovuta, alla quale andrà sommata una maggiorazione forfettaria del 5 per cento in sostituzione di sanzioni e interessi, da rateizzare automaticamente in 10 anni. Tuttavia, l'ingente esigenza economica atta a finanziare un'operazione così complessa potrebbe indurre il Governo a ridurre la soglia a cinque anni. Per i debiti fino a 1.000 euro si prevede altresì uno stralcio totale, con lo scopo di alleggerire il carico fiscale che grava sull'Agenzia delle Entrate, fornendo inoltre una soluzione immediata alla valanga di multe in arrivo (un milione circa) nei confronti degli ultracinquantenni no vax.







Fonti:

Tasse e multe, il nuovo Governo studia un’altra rottamazione - Marco Mobili Giovanni Parente - Il Sole 24 Ore;

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