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Riduzione della soglia contanti ad Euro 1.000

Il D.L.124/2019 -Legge di bilancio 2020- introduce un ulteriore abbassamento della soglia per i pagamenti in contanti, che passerà dagli attuali duemila a mille euro, a partire dal 1° Gennaio 2022.

Tale limite è imposto con l’evidente scopo di combattere l’evasione fiscale. Inoltre, l’abbassamento del tetto per il contante, va a rafforzare la strategia cashless del governo, la quale prevede che dal 1° gennaio 2023 negozianti e professionisti siano tenuti ad accettare bancomat o carte di credito come forma di pagamento, qualunque sia l’importo (la sanzione prevista è di € 30,00 più il 4% della transazione rifiutata per ciascuna infrazione).

La soglia dei mille euro è applicabile indipendentemente causale e dai soggetti tra i quali avviene il passaggio di denaro Gli unici soggetti esclusi sono i cambiovalute iscritti nel registro tenuto dall’Autorità prevista dal T.U.B.

Restano legittimi i prelevamenti e versamenti su conti correnti bancari o postali oltre che il pagamento di una somma superiore alla soglia, purché questo avvenga parte in contanti e parte in strumenti tracciabili (assegni, carte di credito, ecc.), fermo restando che la parte in contanti non superi la soglia prevista e che l’operazione non sia posta in essere al fine di aggirare la Legge.

Risultano ammessi, inoltre, pagamenti effettuati attraverso più rate al di sotto della soglia, purché la pluralità dei pagamenti sia connaturata all’operazione stessa, ovvero sia la conseguenza di un preventivo accordo tra le parti. L’amministrazione si riserva comunque di valutare, caso per caso, se sussistono elementi tali da configurare un frazionamento realizzato con lo scopo di eludere il divieto di Legge.

Le operazioni ultrasoglia fra soggetti diversi concretizzano le condizioni sulla base delle quali le ragionerie territoriali dello Stato possono erogare pesanti sanzioni sia per chi ha effettuato il pagamento, sia per chi lo ha ricevuto.

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