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Focus: Legge di Bilancio 2023

Ampliamento regime forfettario, regolarizzazione avvisi bonari e stralcio mini-cartelle.


Al fine di evitare l’esercizio provvisorio, entro il 31 dicembre dovrebbe concludersi l’iter di approvazione del testo della Legge di bilancio 2023, costituito da 155 articoli e presentato il 28 novembre scorso presso la Camera. In materia fiscale sono numerose le tematiche toccate dalla manovra. Tra esse approfondiamo le seguenti: regime forfettario, avvisi bonari e tregua fiscale.



Regime forfettario

Tale regime, introdotto dalla Legge di bilancio 2015, è rimasto in buona sostanza invariato. Tuttavia, sono state apportate due modifiche significative:

  • Il limite di ricavi o compensi annui (previsto dall’articolo 1, comma 54 della legge 190/2014) è stato ampliato estendendo la soglia a 85.000 euro. In questo modo, le persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni che nel 2022 non hanno conseguito ricavi/compensi superiori a tale limite, potranno continuare ad utilizzare il regime forfettario anche per il 2023. Al contrario, i contribuenti con ricavi/compensi superiori a 85.000 euro, il prossimo anno dovranno applicare la disciplina fiscale semplificata.

  • Tagliola antievasione: a partire dal 2023, per i forfettari con ricavi/compensi che superano i 100.000 euro si applicherà immediatamente la cessazione del suddetto regime ed il conseguente passaggio a quello semplificato. Diversamente, la realizzazione di ricavi/compensi compresi fra 85.000 e 100.000 euro permetterà al contribuente di continuare ad avvalersi del regime forfettario per l’anno corrente (in cui il limite è superato) e di utilizzare il semplificato a partire da quello successivo. Tale ultima novità determina dei cambiamenti anche in tema di Imposta sul Valore Aggiunto. I commi 58 e 59 dell’articolo 1, legge 190/2014, esonerano il contribuente forfettario dall’applicazione dell’iva in fattura ai propri clienti, dalla detrazione dell’iva sugli acquisti e dai relativi versamenti ed obblighi, eccezion fatta per quelli relativi alla numerazione e alla conservazione dei documenti. La Legge di bilancio 2023 introduce l’obbligo di versamento dell’iva per i contribuenti con ricavi/compensi superiori a 100 mila euro, a partire dalle operazioni effettuate chcomportano il superamento del già menzionato limite.



Avvisi bonari

È prevista una definizione agevolata per le somme dovute a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni dei redditi e dell’iva, relative ai periodi d’imposta in corso al 31.12.2019, al 31.12.2020 e al 31.12.2021 per le quali il termine di pagamento non è ancora scaduto al primo gennaio 2023, anche se recapitate successivamente. Tali importi possono essere definiti tramite il pagamento delle imposte e dei contributi previdenziali, degli interessi e delle somme aggiuntive, oltre ad una sanzione ridotta del 3% (rispetto al 10%), senza alcuna riduzione sulle imposte non versate o versate in ritardo. Tale mini-sanzione è applicabile anche alle somme comunicate tramite avviso bonario il cui pagamento rateale è ancora in corso. Il pagamento deve essere eseguito entro 30 giorni dal ricevimento dell’avviso oppure in 8 rate trimestrali di pari importo (che diventano 20 nel caso in cui l’ammontare superi i 5.000 euro), delle quali la prima deve essere versata entro 30 giorni. Il mancato pagamento, anche in parte, entro le scadenze prescritte comporta l’iscrizione a ruolo delle somme dovute e l’applicazione delle ordinarie norme in materia di riscossione e di sanzioni, elevate al 30%. Inoltre, per le somme dovute relative al periodo d’imposta al 31.12.2019 richieste in base ai controlli automatizzati, i termini di decadenza per la notifica della cartella di pagamento è prorogato di un anno cioè dal 31.12.2023 al 31.12.2024.



Stralcio delle cartelle fino a mille euro e definizione agevolata

Nell’ambito della cosiddetta “tregua fiscale” la Legge di bilancio 2023 prevede due distinte disposizioni:

  • l’annullamento automatico dei debiti tributari fino a 1.000 euro, comprensivi di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. A partire dalla data di entrata in vigore della futura legge la riscossione dei suddetti debiti è sospesa fino al loro annullamento. Entro il 30.6.2023 l’agente della riscossione trasmette agli enti interessati l’elenco delle quote annullate. Sono esclusi dallo stralcio i carichi aventi per oggetto:

- le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato considerati illegittimi;

- i crediti di condanna della Corte dei conti;

- le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti

e sentenze penali di condanna;

- le risorse proprie dell’Unione europea;

- l’Iva riscossa all’importazione.

  • La definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 ed il 30 giugno 2022. Tali debiti possono essere estinti senza corrispondere le somme dovute a titolo di interessi, di sanzioni, di interessi di mora e aggio. Le uniche somme a dover essere versate sono quelle a titolo di capitale, di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di rimborso di quelle di notifica della cartella di pagamento. Il versamento va fatto in unica soluzione entro il 31.7.2023, ovvero in un massimo di 18 rate così articolate:

- la prima e la seconda di importo pari al 10% di quanto complessivamente è

dovuto, con scadenza il 31.7 e il 30.11.2023;

- le restanti, di pari ammontare, scadenti il 28.2, il 31.5, il 31.7 e il 30.11 di ciascun

anno a decorrere dal 2024, con un tasso d’interesse annuo del 2%. L’ultima rata

quindi scadrà il 30.11.2027.







Fonti:

Partite Iva, subito fuori dal forfettario chi supera i 100mila euro - Andrea Dili - Legge di Bilancio - Il Sole 24 Ore - 02/12/2022

Sanatoria degli avvisi bonari con la sanzione ridotta al 3% - Giuseppe Morina, Tonino Morina - Legge di Bilancio - Il Sole 24 Ore – 02/12/2022

Stralcio-bis mini cartelle. Soglia mille euro per ogni carico - Luigi Lovecchio - Legge di Bilancio - Il Sole 24 Ore - 02/12/2022

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